La Bestia

Le grandi tribolazioni dei viaggi migratori sono speculari in tutto il mondo, quando da sud si va al nord, quando si fugge dalla povertà verso il sogno (spesso fallace) del benessere…

Non c’è solo il Mediterraneo nella nostra paradossale geografia migrante…

Qualche settimana fa ero in Messico alle prese con il tema delle migrazioni dal Centro America e dal Messico verso gli Stati Uniti, mentre divampava l’assurda (ma costante) speculazione (in quel caso di Trump) sulla pelle dei poveri da “murare” prima dell’eldorado….

Parliamo allora della “Bestia”, questo treno merci che è diventato un simbolo della incredibile storia della disumanità del nostro tempo (tempo di celebrazione di tanti…aihmè…diritti)…

I migranti messicani e del centro America che lo cavalcano rischiano la pelle, lo hanno battezzato così, “la bestia”, il treno della morte, il treno dei disperati, quelli che non hanno nulla da perdere, orde di disgraziati che sognano gli Stati Uniti e sono disposti a correre il rischio di essere fatti pezzi dalla bestia, stritolati, polverizzati. Storie tristi, storie di frontiera, di disperazione che culminano, molto spesso in disgrazia, in tante disgrazie che in pochi sanno, che in pochissimi conoscono, ma che tutti dovremmo sapere per renderci conto a cosa sono disposte certe persone, per poter lavorare, per garantire un futuro migliore a loro ed alle loro famiglie.

Consiglio la lettura di un articolo molto interessante di Claudia Sottimano uscito quasi un anno fa ma assolutamente attuale.