Vincenzo Castelli

Filosofo e pedagogista, teologo ed antropologo, dottore in etica sociale, ha sviluppato in circa 35 anni di lavoro svariate sperimentalità, in una sorta di metissage originale e spesso fuori dai rituali paradigmi dell’azione sociale, che hanno toccato aree di intervento tanto diverse, pur se integrate (disagio minorile, dipendenze patologiche, senza dimora, prostituzione, tratta degli esseri umani, migrazioni, asilo, violenza giovanile, ecc…), luoghi di lavoro senza frontiere (in Italia, in Europa dell’ovest e dell’Est, nei Balcani, nel Magreb, in America Latina, in questi ultimi decenni, dal Messico all’Argentina in quasi tutti i Paesi latino-americani), committenze estremamente variegate (dalle ONG’s no profit, agli enti locali, alle regioni, ai Ministeri, dalle Nazioni Unite alla Unione Europea, dalle reti internazionali di politiche sociali alle Fondazioni di grande valenza internazionale).

È stato tra i protagonista, negli anni 80-90, della costruzione di un nuovo welfare comunitario contribuendo alla nascita di reti nazionali di accoglienza e di inclusione sociale come, ad esempio, il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, il Consorzio Nova ed On the Road Onlus. È stato un Accademico per circa 20 anni (docente di etica ed antropologia simbolica e direttore di Master sulla progettazione sociale) ed autore di diversificate pubblicazioni sulle politiche sociali (in italiano e spagnolo). È stato altresì relatore in moltissime conferenze, seminari e simposi internazionali sulle tematiche di sua pertinenza.

Ha sviluppato nel tempo capacità e competenze nell’ambito della progettazione sociale, della formazione, della valutazione e della modellizzazione di interventi e servizi ad alta innovazione sociale. Ha soprattutto “ragionato con i piedi” vivendo per molti anni in comunità di accoglienza con minori ed adolescenti, con persone in situazione di forte marginalità, con cosiddetti ultimi e penultimi.

 

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